Catania: Il Tribunale mette la parola fine
Il Tribunale di Catania ha deciso di cessare l’esercizio provvisorio per il Catania, nonostante la disponibilità di numerosi sponsor pronti a garantire il necessario per concludere la stagione. Come ha dichiarato Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, il prossimo passo sarà l’esclusione del sodalizio etneo dal campionato.
“Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna il Tribunale di Catania sezione fallimentare ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica della Calcio Catania s.p.a.”. Questo lo scarno comunicato emesso dal Tribunale di Catania.
La squadra non giocherà più in Serie C, a partire dalla gara di domani con il Latina che non si disputerà. La società era stata dichiarata fallita nel dicembre dello scorso anno. La decisione del Tribunale fa seguito alla «decadenza per inadempimento all’obbligo di pagamento integrale del corrispettivo» comunicata ieri dai curatori «al Fc Catania 1946 srl» dell’imprenditore Benedetto Mancini che aveva presentato l’unica offerta di acquisto, ma senza versare l’intero importo fissato dal bando che era di 500mila euro.
GHIRELLI “Innanzitutto esprimo il massimo rispetto per l’operato della curatela e del giudice fallimentare. Con grande dolore debbo constatare che la cessazione dell’esercizio provvisorio nel corso di svolgimento della stagione regolare arreca un grave nocumento al Campionato di Serie C ed è questa una situazione che, come Presidente di Lega, non avrei mai voluto vivere. In questi mesi, e ancor prima fin dall’operazione Sigi, ho cercato in tutti i modi di far capire che gli impegni assunti dovevano essere rispettati; impegni che tuttavia non sono stati mantenuti. È innegabile, il Covid ha aggravato irreversibilmente la situazione, ma rimane il fatto che, in quest’ultima fase, sono state avanzate proposte prive di alcun senso che hanno determinato la più spiacevole delle conclusioni. La Lega Pro ed i propri club, in quanto dotati di uno spiccato senso di responsabilità, sanno comunque affrontare e venire a capo di una situazione che avrebbe potuto determinare un danno non governabile. Concludo sottolineando la insopportabile sofferenza che tutta questa vicenda provoca alla città di Catania, ai tanti tifosi del Catania in Sicilia, in Italia, nel mondo”.