Due nuovi arrivi e una conferma per il Nardò

L’A.C. Nardò si é assicurato le prestazioni sportive di Andrea Medico. Il difensore centrale, under classe 2002, brindisino, ha apposto questa mattina la firma sul contratto che lo legherà in Granata per la prossima stagione sportiva. Cresciuto nelle giovanili del Lecce, fino alla Primavera, ha poi maturato esperienze nelle due ultime stagioni prima nella Manzanese e poi nel Latte Dolce Sassari in serie D. Adattabile a terzino sinistro nella difesa a tre, arriva a Nardò con molto entusiasmo. “Percepisco sensazioni molto positive – dichiara Andrea – , sensazioni che mi ritornano dall’aver conosciuto i dirigenti e dalla notoria passione della piazza neritina. Farò di tutto per giocami le mie carte con più presenze possibili, mentre a livello di squadra faremo il massimo, pur non ponendoci obiettivi”. Ben arrivato Andrea!

Giornata di firme in casa TORO. Giunge anche quella del forte difensore napoletano, classe ’93, a completare una giornata ricca di novità e di nuovi ingressi in rosa. Francesco Russo, centrale di difesa, segue Mr. Nicola Ragno nelle sue esperienze professionali, avendo militato nella scorsa stagione nel Francavilla in Sinni. “Arrivo con tanto entusiasmo in una città che da sempre é un riferimento di passione e attaccamento al colore Granata – queste le prime dichiarazioni di Francesco -. Ho sempre avuto ammirazione per questa tifoseria capace di grandi cose. Il calcio é uno sport di popolo e le tribune colorate e festanti sono un riferimento di assoluta gioia. Approccio e sensazioni iniziali sono molto positivi. Non vedo l’ora di rimettermi in gioco”. Ben arrivato Francesco!

E sono quattro. Tante le stagioni raggiunte da Giacomo Mengoli al servizio della maglia Granata! Un legame affettivo consolidato e radicato, non solo per territorialità. L’eclettico centrocampista, classe ’98, segue Diego Alfarano nelle conferme della scorsa stagione. “Onorato di vestire ancora questa maglia – dichiara Giacomo -. Difendere un simbolo nobile come il TORO é una responsabilità che sento ancora più forte, anche per un senso di appartenenza. Sono contento e non vedo l’ora di rimettermi a calcare il prato del Giovanni Paolo II”. Ben ritrovato Giacomo!

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